Giovedì 21 Nov 2024

Claudio Bonanni

pittore, painter, peintre

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XXI
Mostra di pittura e scultura
con sequenza fotografica sul terremoto del 1976

Sagra di Santa Filomena
Premariacco, 30 giugno 4 luglio 2006

foto di repertorio del terremoto 1976barche al molo di Claudio Bonanni

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[09 feb 06 21:45]

La Direzione della Galleria Rettori Tribbio 2 ha il piacere di invitarLa all'inaugurazione della mostra del pittore

CLAUDIO BONANNI

che avrà luogo
sabato 11 febbraio 2006, alle ore 18.00
La mostra rimarrà aperta sino al 24 febbraio 2006 con il seguente orario:

feriali 10.00-12.30 e 17.00-19.30
festivi 11.00-12.30 (lunedì chiuso)

Domenica 19 febbraio 2006 in occasione del "Mercatino dell'Antiquariato", l'orario sarà il seguente:
dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Informazioni: 11 Galleria Rettori Tribbio 2 Piazza Vecchia, 6 - 34121 Trieste Tel. 040 370365

Presentazione

Quarantacinquenne, nato in quel magico mondo che è Tivoli con la sua imperiale villa dominante sull'Urbe, Claudio Bonanni, dopo gli studi all'Accademia
di Belle Arti a Roma
, si è perfezionato a Parigi con Pio Santini. Hanno contribuito non poco però anche i contatti sia con lo svedese Ernest Kronberg e il finlandese Lauri Leppanen allievo tra i prediletti di Oskar
Kokoschka
.
Tuttavia le opere di Claudio Bonanni a tutto fanno pensare meno che a problematiche espressioniste o a concezioni nordiche. Lontano da ogni cupezza e melanconia
si presentano ricche di solarità mediterranea, memori delle scuole vedutiste nate a Napoli ma consapevoli da un lato del sedimentarsi lungo tutta la cultura del Novecento dei modi postimpressionisti in varie maniere risolte ed affrontate
e dall'altro dai tagli netti cari a tanti maestri del passato.

La pittura di Bonanni non si riduce mai a schema di scontata ovvietà ma si rivela sempre attenta alla materia e al colore, disponibile a soluzioni pittoriche diversificate pur all'interno di un discorso unitario e saldamente impostato.
Di questo pittore colpisce la gioiosità della luce, lo sguardo positivo e meravigliato che indugia, contemporaneamente, sull'assieme del paesaggio e sul particolare conferendo all'opera una silente ed ariosa poesia.

Claudio H. Martelli

Comelico Superiore (BL) - dal 1° ottobre al 30 novembre 2005 [19 ott 05 23:03]

Passo Digola - Olio su tela cm 60x130
Sala Esposizioni "Terme delle Dolomiti"

Comelico Superiore (BL)

dal 1° ottobre al 30 novembre 2005

Per informazioni:

logo terme delle Dolomiti
Terme delle Dolomiti

Via Valgrande, 43 - Comelico Superiore (BL) - Tel 0435 470153

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.termedelledolomiti.it

Locandini presentazione mostra
I quadri di Claudio Bonanni danno a chi li guarda una sensazione di lontananza, di sospensione e di mistero. A tempo reali e immaginari, i paesaggi sono circonfusi da una atmosfera impalpabile e sottile, che conferisce loro alcunchè di magico.
Si vede che l'autore ha studiato i maestri del passato, ma è pervenuto ad esiti personali, insoliti nel panorama della pittura odierna.

Anche le figure evocano i grandi ritrattisti di un tempo. E' rallegrante che ci siano ancora dei pittori che sfuggono alle mode del momento, che secondano il loro proprio talento e perseguono la loro propria strada.

Costanzo Costantini

Catalogo Sappada e dintorni" [03 set 05 16:30]

Scarica il catalogo in formato PDF (3,845 MB)

---Leggi il testo del catalogo qui sotto---

Sala Mostre - Centro Congressi - CIMA SAPPADA - Sappada (BL)
dal 10 al 24 Agosto 2005
Claudio BONANNI
"Sappada e dintorni" Opere 1990 - 2005
Comune di Sappada
Assessorato al Turismo e Cultura


E' con piacere che il Comune di Sappada ospita la mostra "Sappada
e dintorni" del pittore Claudio Bonanni. Originario

di Tivoli e residente a Udine questo artista ha scelto di rappresentare scorci
dell'ambiente montano di Sappada e delle sue

vicinanze accanto ai paesaggi mediterranei ed ai ritratti, la cui solarità è una
caratteristica della sua arte. La serenità delle

atmosfere, i colori e il contrasto netto di luci e ombre si ritrovano nelle vedute
della nostra vallata, negli angoli nascosti fra

le case di legno, nei campi e boschi innevati: chi osserva le sue opere può cogliere
appieno la tranquillità che questi luoghi

sanno infondere nell'animo di chi li contempla.

Ringrazio l'artista per l'omaggio che ha voluto fare a Sappada e
coloro che hanno contribuito all'allestimento della mostra.

Il Sindaco di Sappada

Gianluca Piller Roner

Claudio Bonanni è nato a Tivoli il 29 settembre 1960. Ha frequentato l'Accademia
di belle arti a Roma. Dal 1980 al 1986

ha studiato pittura a Parigi sotto la guida del maestro Pio Santini. Preziosi
sono stati i consigli dello svedese Ernest

Kronberg a Roma e del finlandese Lauri Leppanen, allievo prediletto di O. Kokoshka.
Dal 1989 si è trasferito a Udine,

qui ha avuto modo di conoscere il maestro Fred Pittino e di frequentare il suo
studio. Significative in questi anni le amicizie

strette con alcuni importanti maestri, quali Franco Polizzi a Roma, Ottavio Mazzonis
a Torino, Ugo Guidi a Bologna.



L'ITER SPIRITUALE DI CLAUDIO BONANNI

Nato nel 1960 a Tivoli, ridente cittadina della provincia di Roma conosciuta
per le sue grandi ville (Villa Adriana -

Villa d'Este - Villa Gregoriana), ha dimostrato fin dalla prima giovinezza
spiccate attitudini per l'arte. In effetti, la

città natale con i resti grandiosi del suo passato, soggetto appassionato
dei grandi pittori europei, da Fragonard ad

Hubert Robert, da Hackert a Turner, da Landerset a Van Pitloo, per citarne solo
alcuni, ha subito incantato il giovane,

spingendolo a percorrere anche lui l'avventura dell'arte, in cui
un altro concittadino, presto trasferitosi a

Parigi, Pio Santini, già si era incamminato con successo fra le due guerre
mondiali. Ebbene proprio quest'artista sarà

il maestro raffinato del Bonanni, seguito nel suo studio di Parigi, negli ultimi
anni di vita del pittore ormai italofrancese.

La vocazione sarà presto corroborata da severi studi nelle accademie
romane e dai preziosi consigli dei pittori

europei Ernest Kronberg e Lauri Leppanen e dall'italiano Fred Pittino
a Udine, che gli hanno amichevolmente

spianato la strada per gli ulteriori approfondimenti coloristici. Così dai
classici, da cui desume l'impianto generale

della composizione, il giovane è passato agli Impressionisti e più generalmente
al vedutismo ottocentesco, non senza

qualche influsso degli espressionisti. Lo legano al passato il rispetto della
prospettiva aerea, la spazialità, il senso

delle proporzioni, mentre il paesaggio sentito come stato d'animo e la
pittura "en plein air" lo legano all'impressionismo,

con ricordi anche del simbolismo divisionista.

Claudio Bonanni, come già ebbi a scrivere, è un pittore solare,
in cui gli spazi ampi e luminosi non suscitano emozioni

malinconiche o tristezze. In effetti, dietro le figure di uomini, di piante,
di pianure, di montagne e di spiagge

marine si percepisce un'atmosfera di tranquillità, una visione
del mondo, che non conosce perturbazioni psicologiche.

Sono festosi i quadri di quest'artista, piacevoli alla vista, pieni di
particolari, tutti notati con cura ed amore. Per

quanto riguarda espressamente il dato tecnico, notiamo che è difficile
trovare opere in cui non ci sia un forte contrasto

fra luce ed ombra, oppure zone in cui predominino vaste campiture di un colore
compatto. Questo viene sempre

franto e ridotto a particelle minute, come accadeva nel così detto pointillisme.
Nei quadri di montagna, in cui il

Bonanni può vantare una ricca esperienza maturata nella terra di Sappada
e nelle zone viciniori, si può apprezzare

la bravura del pittore nell'armonizzare le tonalità delle pareti
rocciose con quelle delle vallate, delle baite, degli abeti,

che a volte radi, a volte raggruppati caratterizzano le zone montane. Il forte
naturalismo lo spingono a dare un corpo

solido alle cose, che acquistano tutte una forte tridimensionalità,
un loro peso corporeo. Un altro elemento positivo

caratterizza i quadri della montagna: la bravura nel distendere il bianco della
neve. Tutti i pittori sanno che il bianco

è un colore difficilissimo da trattare perché con esso si rischia
la banalità e perché ostacola l'effetto-profondità.

La grande esperienza nel trattare soggetti montani consente, invece, a Claudio
Bonanni di conseguire sia la profondità

che la leggerezza della tonalità e di rendere, così, appieno l'atmosfera
invernale in una zona tipicamente montana

come quella sappadina.

Franco Sciarretta


LE DOLOMITI DI SAPPADA NELLA PITTURA DI CLAUDIO BONANNI

La tela di Claudio Bonanni Passo Digola, con la sua distensione in orizzontale
secondo il formato "cinemascope",

dilata artificialmente la veduta di un particolare angolo del paesaggio alpino,
esaltando la valletta centrale chiusa

tra quinte di montagne dolomitiche. La sensazione è di largo musicale
tramato su vibrazioni quasi monocrome che

echeggiano in profondità nell'incanto silenzioso dello spesso
manto di neve.

L'omaggio dedicato da Bonanni ai luoghi di Sappada si sviluppa con immagini
dalle quali fiorisce misteriosamente

l'evento poetico. Originario di Tivoli, il pittore ha frequentato l'Accademia
di Belle Arti di Roma e ha trascorso un

periodo di perfezionamento a Parigi. Alle vedute del Lazio e della Costa Amalfitana
dedica gran parte della propria

opera. Sono quadri di un fascino sottile, di una sontuosità sonante
di empiti lirici. Olivi contorti battuti d'argento

sembrano evocare mattini sacri alle divinità agresti. Il colore si attorce,
scintilla, crepita di verdi e di bruni.

Grappoli di glicini violette grondano rigogliosi dai pergolati delle ville.
Festoni di fiori svariati drappeggiano il biancore

abbagliante dei muri di cinta. Cortine arboree frondeggiano su tumulti di erbe
tempestate di corolle.

Sono scorci di una natura intoccata che sembra attendere la voce pura delle
ninfe. Sensazioni di abbandono panico,

di virgiliano respiro.

E, ancòra, case bianche franano giù per le pendici fino a tuffarsi
nell'abbraccio turchino e purissimo del mare. Gli

intrecci caleidoscopici dei giardini si infiammano delle gemmazioni purpuree
di bouganvillees, traboccano ghirlande

di cespugli, cascate di rampicanti, e nell'anello di cielo disegnato dalla
vegetazione zampillano i fogliami delle

palme. Angoli di dimore patrizie sciorinano i loro fasti, come in un film storico
di Luchino Visconti o in una preziosa

e cesellata pagina dannunziana. Mitografie letterarie di sognanti ed estatiche
isole d'incanto, di scorci di luoghi

celebri, da Ravello a Positano, da Amalfi a Sorrento.

Un repertorio ricco, che se da un lato ricalca volutamente il sentore delle
oleografie popolari, dall'altro si rifà a citazioni

prodighe di ammiccamenti colti. Nell'impennarsi fremente del tessuto pittorico,
in quel fermentare di umori,

par di leggere una qual memoria di stravolgenti libertà espressioniste,
trattenute peraltro entro intelaiature classicamente

composte. Indicativo sembra il rapporto stabilito da Bonanni a Roma con il
finlandese Lauri Leppanen, allievo

prediletto di Oskar Kokoschka, uno dei maestri dell'espressionismo, ma
anche il suo ricollegarsi al naturalismo

della napoletana scuola di Posillipo e, soprattutto, al vedutismo panico di
Giacinto Gigante, "attualizzati" dal taglio

cinematografico.

Dopo il trasferimento a Udine nel 1989, dove ha frequentato lo studio di Fred
Pittino, "patriarca" dell'arte friulana

del Novecento, il pittore si è dedicato alle atmosfere del Settentrione
con la stessa intensità emotiva e la tesa sensibilità

delle opere meridionali, virate come da un umidore, da una patina caliginosa
che fanno risaltare i toni bassi.

Appare un Friuli trasfigurato, e peraltro di chiara riconoscibilità,
spesso filtrato attraverso le suggestioni visive di

alcuni artisti locali degli anni Venti e Trenta, primi, fra tutti, l'udinese
Giovanni Pellis, il sappadino Pio Solero, l'ampezzano

Marco D'Avanzo.

A Pellis, a Solero, a Davanzo si riconducono i paesaggi della Carnia e delle
Dolomiti, costruiti con effetti corposi di

materia. Il mareggiare a taccheggiature rilevate degli azzurri, dei bianchi,
dei rosa, dei bruni, dei rossi, dei verdi

marci o smeraldini, è di una magmaticità esuberante, gestuale.
L'artista mostra di voler abbandonare certe aperture scenografiche intrise
di linfe vernacolari, certa magia favolistica snobisticamente "retrò",
per approdare a un

discorso più diretto. Si lascia andare, insomma, a un vitalismo che,
pur mantenendosi entro registri costruttivi sempre

calibrati, conferisce all'immagine una scioltezza e un respiro misurati su
ritmi lenti, solenni e austeri.

In questo "omaggio a Sappada" i punti di riferimento sono soprattutto
Pellis e il genius loci Solero, solitario e ispirato

cantore della spiritualità effusa dalle visioni alpestri.

La piccola composizione Tramonto, del 1995, è una rilettura delle Malghe
e delle Baite di Pellis, con quei riverberi

di brace rosata, quel mareggiare di rosa, di azzurri, di ocra, di bianchi divenuti
incrostazioni magmatiche, stesi da

pennellate e spatolate ondulanti, umide, sciroccose, appannate da foschie,
mosse da felici improvvisazioni; ai luoghi

cari a Pellis rimandano anche Baita a Casera Razzo, con quei tocchi cilestri
che movimentano il biancore della neve,

I monti Geu e Sierra da Malga Tullia, Il Bivera da Casera Razzo, Il Bivera
da Sauris; mentre Tre Cime di Lavaredo

riprende il motivo iconografico e il taglio di un soggetto trattato da Solero,
così come Vecchia stalla in borgata Lerpa

rispecchia la visione nitida, le rigorose partiture invernali, del maestro,
di cui Bonanni ha ritratto la casa, affondata

tra gli abeti innevati.

E tuttavia egli non si pone quale epigono, rifacitore di temi altrui sui metri
della nostalgia. Le sue riscritture si collocano

in una personale aura di "oggettività fantastica", in cui
l'eco del vedutismo accademico ripreso e dilatato con

una sorta di elegante civetteria, l'attenzione minuziosa ai particolari descrittivi,
il declinare del rilievo documentale

verso certo straniamento iperrealista sottolineato dalla tecnica illusoria
dell'inquadratura
fotografica, vengono travolti

dalla fluidità e dal fremere scapigliato dei pigmenti, dalle taccheggiature
sontuose di materia, dai fraseggi abili

e preziosi, dallo sciogliersi delle masse strutturali in una stoffa densa resa
mobile da increspature di luce.

In Sci di fondo (1999), dominato dal massiccio del monte Sierra, le figurette
diafane dei discesisti galleggiano in fluttuanti

velature cinerine che ammorbidiscono il risentito impianto volumetrico. La
manciata di stavoli "cubisti" sparsi

sui pendii nel recentissimo Costalta in autunno (2005) recupera invece, con
finezze compositive, solidità prismatiche

impreziosite da tonalità arancione, viola, rossastre, cangianti sul
fondo verde-bruno.

Sul contrasto chiaroscurale tra il bosco in ombra, che fa da sipario centrale,
e la luminosità dei comparti superiore

e inferiore (il massiccio dolomitico di sfondo, la piana ghiaiosa irrorata
dai rivoli del torrentello che si trasformerà,

scendendo a valle, nel gran fiume dalle risonanze epiche, in primo piano) è costruito
Il Krumbach. Una mitica monumentalità

ha Monte Pelmo, il cui massiccio troneggia al centro di due quinte d'abeti,
avvolto misteriosamente da

"scialli" di nubi.

Accanto alle distese invernali di neve soffice e madreperlata, concave di cavi
d'ombra morbidamente azzurrati,

squillano le visioni della buona stagione. Monte Geu a primavera è un
brillio di lievi battiti rosa, d'increspature lilla

e carminio. Piave d'estate si dipana con sinfonica sontuosità.
Felice respiro naturalistico hanno gli intrecci arborei,

le trame luminose, il respiro "georgico" dei Boschi estivi.

L'effetto visivo dall'alto in basso di Casa Nicklack, infine, richiama
- come già nelle Scene di vendemmia appartenenti

sempre al capitolo friulano - le riprese cinematografiche con carrello montato
su gru; ricorrendo a tecniche illusionistiche

contemporanee, insomma, l'artista innova le radici della tradizione.

Licio Damiani



" "... così i suoi tramonti vertiginosi,

di una linea rigorosamente realistica

che riesce a fermare l'identità e la contemporaneità

di qualche secondo,

che diventerà realtà perpetua ...

Mario Bernardi


PRINCIPALI ESPOSIZIONI

1981 Salone dell'Azienda Autonoma di Tivoli - Mostra Personale

1982 Premio Tibur. collett. menzione speciale

1985 Premio Villa d'este collettiva nelle sale del Palazzo Estense

1987 "Libro Galleria Romana" - Roma - Mostra Personale

Galleria "La Meridiana", Verona - Mostra Personale

1989 Galleria "L'incontro", Verona - Mostra Personale

Galleria "Del Volto", Grado (Go) - Mostra Personale

Galleria d'Arte "La Torre", Mantova - Mostra Personale

1990 Castello di Mauterndorf (Austria) - Mostra Personale

Collettiva nell'Istituto di Cultura di Atene (Grecia)- Collettiva

"Graf Bobby Salon", Vienna - Mostra Personale

1991 Galleria "L'Incontro", Verona - Mostra Personale

1992 Galleria "Bramante", Vicenza - Mostra Personale

Galleria "L'Incontro", Verona - Mostra Personale

1993 Sala Comunale Paganico Sabino (Rieti) - Mostra Personale

Italian Pavillon, Tokio - Collettiva

Galleria "Miniaci", Capri, Positano, S. Gimignano - Collettiva

1995 Villa Adriana - Mostra Personale

Galleria d'Arte "La Fenice" - Mostra Personale

"Città Fiera", Torreano di Martignacco (Udine)

Arte a Pordenone - Mostra Personale

1996 Galleria comunale Le Loggie, Assisi - Mostra Personale

Macef, Milano

Arte Padova

Salone del complemento d'arredo, Milano

1997 Arte Padova

1999 Sala Esposizioni "Bonanni", Sappada (Belluno) - Mostra Personale

2000 MaCef Milano Artepadova

2001 Galleria Comunale di Trieste - Mostra Personale

2002 Sala esposizioni del Museo

"Des Nötsher Kreises" Nötsh im Galtal (Austria) - Mostra
Personale

Chiesa di S. Michele Arcangelo (Tivoli) - Mostra Personale

12a Mostra Del Piccolo Formato - Collettiva

Galleria Rettori Tribbio 2 (Trieste)

2003 MaCef Milano Artepadova

13a Mostra Del Piccolo Formato - Collettiva

Galleria Rettori Tribbio 2 (Trieste)

"Dall'Arte al Vino" - Collettiva - Conegliano (TV)

"I Fiori di..." - Collettiva - Galleria Rettori Tribbio 2 (Trieste)

"Dal vino in cornice alla Corte di Castelbrando" - Collettiva

Cison di Valmarino (TV)

"Opere recenti" - Personale

Salone Esposizioni 6a Circoscrizione - Udine

2004 Opere 1990 - 2004 - Mostra Personale

Casa Cima - Fondazione Giovan Battista Cima - (Conegliano)

2004 "Pittori in laguna" - Collettiva - Galleria Rettori Tribbio
2 (Trieste)

2004 13a Mostra del Piccolo Formato - Collettiva

2004 Positano - Sala esposizioni comunale

2005 "Sappada e dintorni" - Opere 1990 - 2005 - Sala Mostre

Centro Congressi - Cima Sappada - Sappada (BL) - Mostra Personale

Presente su:

Catalogo d'Arte Moderna Italiana Mondadori

1994 - 2005 Agenda del Collezionista, 1993

Hanno scritto sull'opera dell'Artista:

Notiziario Tiburtino "L'Aniene", Tiburno - Messaggero

L'Archivio - L'Arena di Verona - Messaggero Veneto

La Vita Cattolica - La Nazione - La Tribuna - La Gazzetta di Treviso



RECENSIONI

..."La pittura di Bonanni non si riduce mai a schema di scontata ovvietà ma
si rivela sempre attenta alla

materia e al colore, disponibile a soluzioni pittoriche diversificate pur all'interno
di un discorso unitario e

saldamente impostato.

Di questo pittore colpisce la gioiosità della luce, lo sguardo positivo
e meravigliato che indugia,

contemporaneamente, sull'assieme del paesaggio e sul particolare conferendo
all'opera una silente ed ariosa

poesia."...

Claudio H. Martelli

..."Scrivo di Claudio, di un giovane buono, innocente, imprevedibile,
disarmato, di un giovane pittore

incurante del successo, spinto a dipingere solo dal desiderio di " fare
la sua pittura" (sono parole sue), rivolta

con occhio attento e con particolare cromatismo, fatto di toni accesi, abbaglianti,
a cogliere le voci silenti di

di patrizie villel laziali, di mura romane, di romantici viali da cui escono
voci sommesse, di vivere con il suo

purissimo credo d'artista, di giovane cioè che crede in ciòl
che dice col suo lavoro. Egli dipinge in silenzio, in

raccoglimento, fuori dai rumori del mondo, fedele a se stesso, ad un modo di
vita che è tutta poesia.

Luigi Sassi

..."L'Arte è per Bonanni passione, studio, ricerca, perseveranza,
ma soprattutto "gioia" e "poesia"; egli non

vuole strabiliare nessuno, ma cerca di rimanere fedele a se stesso: nel suo
lavoro la spontaneità della creazione si

sposa con la padronanza assoluta del mestiere. I suoi olii documentano un'immediatezza
d'impostazione e di

disegno, una sintesi strutturale che armonizza ogni piano, un'intensa musicalità,
una forte carica coloristica : siano

essi paesaggi, figure, ritratti, nature morte, fiori, non sono il risultato esclusivo
del caso di una semplice operazione

istintiva, ma di una profonda cultura figurativa.

Una pittura, dunque, quella di bonanni coerente, piacevole, naturale, senza impennate
e senza pentimenti,

sempre sorretta dall'eleganza del segno e dalla sagace distribuzione del
colore. È questa un'esposizione che ci rende

consapevoli della serietà e della squisita sensibilità dell'artista.
Da ogni suo quadro scaturisce fresca e continua

poesia viva della viva realtà."...

Maria Visintini

Ho conosciuto Claudio Bonanni proprio per caso, ma ho avuto la certezza di aver
incontrato una persona

valida, serena e sensibile quando ho visto alcuni sui quadri. I luoghi che di
preferenza gli piace fissare sulla tela

dicono già il suo personale incontro con il mistero, luci ed ombre,
della natura, resa splendida e viva dai suoi colori;

la dolce, delicata e pura espressione, che subito si coglie nei ritratti dei
bambini, sembra rivelare l'incanto dello

spirito dinnanzi alla vera bellezza dell'infanzia, ancora intatta e gioiosa.
Insomma, davanti ai suoi quadri ho

provato un vero appagamento alla mia personale ricerca di quanto di profondo
e di ispirato può esserci nell'animo

umano e nella natura.

Penso che questa soddisfazione dell'intimo e del sentimento, questa gioiosa
serenità, possa provarla, fin dal

primo momento, chiunque si trovi, anche per pochi istanti, davanti alla ricca
vitalità della sua pittura calda, tenera,

soffusa di misterioso incanto (godimento), della sua arte, fatta parola e sensazione
di una realtà che troppo spesso

ci lasciamo sfuggire.

A. Tosoni

finito di stampare nel mese di luglio 2005

presso:

La Tipografica snc

Basaldella di Campoformido - Udine

www.tipografica.it

Un particolare ringraziamento

al Comune di Sappada

e all'Assessorato al Turismo e Cultura

per la concreta collaborazione.

Sappada e dintorni - Opere 1990 - 2005 [19 lug 05 22:44]

Il Piave a Sappada - olio su tela cm 65x80 (particolare)

Claudio BONANNI



"Sappada e dintorni"
Opere 1990 - 2005

Sala Mostre - Centro Congressi
CIMA SAPPADA
dal 10 al 24 Agosto 2005

La mostra rimarrà aperta dalle 17.00 dalle 20.00 - Sabato e Domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 20.00

***

E' con piacere che il Comune di Sappada ospita la mostra "Sappada e dintorni" del pittore Claudio Bonanni. Originario di Tivoli e residente a Udine questo artista ha scelto di rappresentare scorci dell'ambiente montano di Sappada e delle sue vicinanze accanto ai paesaggi mediterranei ed ai ritratti, la cui solarità è una caratteristica della sua arte.
La serenità delle atmosfere, i colori e il contrasto netto di luci e ombre si ritrovano nelle vedute della nostra vallata, negli angoli nascosti fra le case di legno, nei campi e boschi innevati: chi osserva le sue opere può cogliere appieno la tranquillità che questi luoghi sanno infondere nell'animo di chi li contempla.
Ringrazio l'artista per l'omaggio che ha voluto fare a Sappada e coloro che hanno contribuito all'allestimento della mostra.

Il Sindaco di Sappada
Giunluca Piller Roner
Comune di Sappada - Assessorato al Turismo

***

La S. V. è invitata all'inaugurazione della mostra "Sappada e dintorni" - Opere 1990-2005. mercoledì 10 agosto alle ore 18.00, presso la "Sala Mostre - Centro Congressi" di Cima Sappada.

Relatori:
Dott. Licio Damiani
Prof. Franco Sciarretta

***

***

2004 RASSEGNA REGIONALE D'ARTE XLIV. Monfalcone [07 dic 04 12:37]

Alla Galleria "La Comunale" di Monfalcone dal 20 Novembre al 5 Dicembre 2004 si è svolta la XLIV RASSEGNA REGIONALE D'ARTE.

L'opera che è stata esposta è:
"Cortina innevata - Olio su tela cm 65 x 100".

Cortina innevata

Pittori in laguna - Mostra collettiva aperta dal 28 agosto al 10 settembre [23 ago 04 12:24]

Opera portata alla mostra Pittori in laguna - Claudio Bonanni - laguna di Grado al tramonto - olio su faesite - cm 40x55

Pittori in laguna

Inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 28 agosto 2004, alle ore 18. La mostra rimarrà aperta sino al 10 Settembre 2004 con il seguente orario: * feriali 10 - 12.30 e 17 - 19.30 * festivi 11-13 (lunedì chiuso) .

Per informazioni:

Galleria Rettori Tribbio 2 - Piazza Vecchia, 6 - 34121 Trieste - Tel +39 040 370365

Le opere esposte sono di:

Positano, luci e colori della costiera Amalfitana dal 19 - 25 Giugno 2004 [01 giu 04 00:00]

Copertina pubblicata su Arte mese di Giugno"Mostra
personale


Positano, luci e colori della costiera Amalfitana "


dal 19 - 25 Giugno 2004.Salone di Rappresentanza - Azienda Autonoma Soggiorno
e Turismo via del Saracino, 4 Positano (SA)

Copertina di Arte mese di Giugno 2004 (continua...)

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Claudio Bonanni - Italy - Via Pozzuolo 85 Udine
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